Secondo i dettami del Cielo, ogni essere si trova incarnato nella dimensione della terra per poter svolgere al meglio il compito che ha concordato di svolgere con le Gerarchie celesti che lo avvolgono e lo proteggono. Il suo compito che è evolutivo, non è solo individuale, ma collettivo; e non è solo collettivo, ma terrestre e visto che la terra non è un organismo a sé stante, il compito di una singola anima è la possibilità che il Divino ha di evolvere nell’intero creato.
Così ogni anima compartecipa alle trasformazioni consapevoli dell’intero universo e con esso convibra. Perciò ad ogni singola anima è offerta dal cosmo intero una grande opportunità. Non sarà solo compito del padre e della madre di proteggere ogni anima, ma compito della collettività a sostegno ed accoglienza del singolo per lo sviluppo dei talenti. E quando la collettività se ne occupa, la terra vibra e gli esseri di Luce gioiscono. Ora accade che l’uomo ha distolto lo sguardo dall’unità per concentrare l’attenzione allo sviluppo dell’Io.
E così è giusto, ma ora è arrivato il tempo di donare il proprio Io al mondo.
E’ lì dove esiste ancora l’inconsapevolezza.
E’ giunto il tempo di far fiorire la coscienza del singolo nel tutto!
Superate le barriere che la costituzione del singolo Io ha dovuto necessariamente mettere per differenziarsi dall’anima collettiva, è tempo di andare con la completa individualità al servizio.
Servire non significa annullare sé stessi annullando quello che in eoni di evoluzione è stato possibile raggiungere : nel servire non si annulla sé stessi, ma si ama profondamente sé stessi.
E quel sé amante dell’Amore costruisce strade per incontrare l’altro.
Tratto da
Il Mistero nelle onde del respiro
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